Oggi incontriamo il cantautore Andrea Caniato in occasione della release del nuovo singolo “Come una nuvola”. Buona lettura!

Siamo su Underground Playlist, benvenuto! Raccontaci la tua storia da quando hai iniziato ad oggi.

Ciao ragazzi e grazie dell’accoglienza. Diciamo che non son più un giovanotto ma la passione per la musica è intatta o addirittura accresciuta nel tempo. Fin da ragazzino ho sognato di vivere di musica e faticosamente fra esperienze live , insegnamento e studio di registrazione posso dire di aver realizzato il mio sogno. Ho sempre amato fare musica inedita.Ho avuto tre esperienze importanti a livello professionale e umano che mi hanno arricchito molto. Aprendo la  scuola di musica ho dovuto accantonare i progetti per dedicarmi alla professione così all’insegnamento ho anche affiancato le cover. Qui è partito il progetto loop station da one man band. dopo anni di assestamento dell’attività nel 2019 ho ripreso il discorso inediti con la formula del cantautorato italiano. Questi anni sono stati importanti per capire in che modo volevo esprimermi , che tipo di musica e messaggi volevo trasmettere. Il primo disco “Cosi è la vita amico mio” è stato scritto a 4 mani con un caro amico Elia Rossi, scrittore che ha curato i testi del primo album. La pandemia ha bloccato parzialmente la promozione del disco inevitabilmente ma ho deciso di sfruttare questo periodo e cogliere un’opportunità. Investire il tempo per un secondo album facendo una grande ricerca sonora , ho deciso di pubblicarlo con una band e non più solo chitarra e loop station facendo diversi esperimenti sugli arrangiamenti. Altro faticoso punto è stata la stesura dei testi che sono tutti di mio pugno , non si nasce scrittori e l’autocritica è fondamentale per raggiungere dei risultati. Insomma un lavoro meticoloso che spero possa piacere , ma sono pronto ad ascoltare dei commenti e delle critiche che possano portare più avanti alla stesura di un terzo disco ancora più bello, completo e curato. Non si smette mai di crescere.

C’è qualche cosa in questo percorso che cambieresti o rifaresti tutto?

Quando ti guardi indietro è facile dire cosa vorresti cambiare ,dico che gli errori sono importantissimi se ci si riflette su e si ha qualcuno di sincero che te li fa notare! Detto questo cambierei davvero poco proprio per questo motivo. Ringrazio in particolare una persona Alessandro Formenti, grandissimo professionista cantante ,chitarrista e didatta. Un amico schietto e sincero che mi ha detto “ Andre non buttare il secondo disco come hai fatto con il primo”. Tradotto non aver fretta e cura i dettagli. Fa male sentirsi dire certe cose ma se dette con affetto e sincerità possono solo farti crescere.

Il tuo nuovo singolo è Come una nuvola. Ce ne parli?

Ho un ricordo nitido di quando ho iniziato a scrivere il brano. Primo lookdown, in terrazza con mia figlia che gioca io in pausa dalle lezioni online e mia moglie a lavoro. Ho trovato il giro di accordi e fischiettavo le linee melodiche. Il pezzo girava e ho pensato che era il giusto moode dinamico che poteva rappresentare mia moglie. Nel primo disco avevo fatto una canzone per mia figlia e mi ero ripromesso di scrivere un brano a mia mogli…. che dire coincidenze della vita! Poi quando si sono pensate le uscite è capitato di scegliere come prima uscita questo brano ma giuro non è stato premeditato. Non son mica Macchiavelli!

Un brano d’amore, dedicato a tua moglie. Tu vai contro corrente in un periodo nel quale l’amore viene cantato in modo generico, spersonalizzandolo completamente. Cosa rappresenta per te quindi l’amore?

Diciamo che sono sempre stato atipico e controcorrente quindi non mi stupisce andare contro tendenza anche nei testi. Cos’è l’amore… domanda tosta , la risposta potrebbe portare a scrivere un libro. A parte gli scherzi provo a sintetizzare con cinque parole che rappresentano l’amore: passione, fiducia , certezza, responsabilità e scommessa.

Sei anche un docente. Come insegni la musica ai tuoi giovani allievi? E secondo te c’è speranza che le nuove generazioni non si limitino ad ascoltare (o produrre) solo trap o rap?

Io sono sempre fiducioso. La cosa più importante che dico ai miei allievi è che quando suonano devono essere felici se no non va bene. Oltre allo studio dei brani e delle cover esorto tutti a esprimersi con qualcosa di loro ma non è nelle corde di tutti. Il discorso ascolti è complesso la domanda è da fare a chi seleziona le canzoni che vanno in radio o in tv. Spesso sono canzoni funzionali a programmi televisivi è come se ci fosse un circuito mainstream che si autoalimenti. Da un lato vedo un po’ di smarrimento verso la conoscenza della musica la consapevolezza delle diversità dei generi musicali. Troppi allievi alla domanda “cosa ascolti?” mi dicono: “un po di tutto” Ma sono di un’altra generazione in cui  il genere che ascoltavi ti inseriva in un contesto. Dall’altro lato vedo ragazzi comunque con doti tecniche importanti ,gusto e fame di musica! Credo che l’arrivo dei Maneskin sia per quanto controverso e discutibile sia  importante perché i giovani abbaino una band di riferimento. Avere una band come icona è importante lo è stato da me fin da piccolo  con i Queen e tanti altri. Quindi ringrazio l’avvento dei Maneskin perché possono essere un punto importante nell’immaginario dei giovani.

Prossimi progetti?

Il 28 gennaio farò il primo live a Novara, presso “il barone Birra” dopo il periodo dedicato alla produzione del singolo e dell’album. Poi ci saranno oltre ad altri live l’uscita dei videoclip e del disco ma non spoilero nulla, seguitemi sulle mie pagine se volete saperne di più!

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