Da poco uscito il singolo d’esordio “I Can’t Breathe” di Panda Clan, un progetto in cui la sperimentazione di più influenze musicali si amalgamano in modo preciso in una canzone dove ognuna di queste influenze trova il suo posto. Nel brano si sentono infatti un accompagnamento di chitarra latin, una base di batteria elettronica ed una esplosione del ritornello con chitarre distorte in pieno stile rock.

Riguardo il pezzo, il fondatore del progetto lo descrive così: “I can’t breathe” è stata scritta nel 2017, 3 anni prima quindi della morte di George Floyd. I can’t breathe fu ispirata dalle ultime parole di Eric Garner che durante il suo assassinio pronunciò 11 volte “I can’t breathe. Il significato della canzone può essere affidata alle parole dell’attore protagonista del videoclip, il mozambicano Castro Jose Amade: “E’ il nostro contributo alla lotta contro il razzismo e contro la violenza” e a quelle del regista Naù Germoglio: “A tutti noi manca l’aria per qualcosa a causa di questa società opprimente che incatena a ruoli e stereotipi dai quali è difficile uscire e che obbliga a lottare gli uni contro gli altri invece che essere solidali e tolleranti”
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